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7 Febbraio:GIORNATA DELLA SICUREZZA IN RETE
Decalogo per i ragazzi
Internet è una grande ricchezza: si può comunicare senza limiti di spazio e di tempo, oltre ogni confine geografico e culturale, ottenere tutte le informazioni che si desiderano, contattare nuovi amici. Ma è necessario tutelarsi per evitare situazioni e incontri spiacevoli.
Ecco alcuni consigli che ti invitiamo a seguire!
Visto il ruolo assunto da Internet all’interno del sistema scolastico, è bene che gli insegnanti possiedano gli strumenti per rendere più sicura la navigazione dei loro studenti. È, inoltre, essenziale che gli insegnanti siano in grado di promuovere un utilizzo consapevole e critico della Rete: solo in questo modo si forniranno ai giovani navigatori gli strumenti utili per godere al meglio delle opportunità della Rete.
Internet è una grande ricchezza: si può comunicare senza limiti di spazio e di tempo, oltre ogni confine geografico e culturale, ottenere tutte le informazioni che si desiderano, contattare nuovi amici. Ma è necessario tutelarsi per evitare situazioni e incontri spiacevoli.
Ecco alcuni consigli che ti invitiamo a seguire!
- Condividi con i tuoi genitori i tuoi interessi e le tue conoscenze su Internet. Se ricevi o vedi qualcosa che ti mette a disagio, non cercare di saperne di più da solo: parlane con i tuoi genitori o con i tuoi insegnanti!
- Non fidarti di chi vuole sapere troppe cose. Non dare nessuna informazione su di te, sulla tua famiglia o sui tuoi amici e non scambiare foto. In Rete è facile perdere il controllo delle informazioni e non si può mai sapere chi entrerà in loro possesso e per quanto tempo circoleranno!
- Ricordati sempre che è facile mentire quando si è on line: alcune persone possono fingersi tuoi coetanei, quando in realtà non lo sono, o mascherare le reali intenzioni per cui sono entrate in contatto con te.
- Incontrare qualcuno che si è conosciuto solo tramite la Rete non è una buona idea, anche se questa persona ti ha inviato foto o se tu l’hai vista tramite una webcam: le immagini potrebbero essere contraffatte!
- Non condividere mai la tua password, neanche con gli amici: è un dato riservato che appartiene solo a te!
- Se arrivano sul tuo indirizzo di posta elettronica e-mail da mittenti sconosciuti, cestinale subito senza aprire gli allegati: potrebbero essere pericolosi per il tuo computer o, peggio, contenere immagini e foto che potrebbero turbarti.
- Non credere che tutto ciò che è su Internet sia vero: in caso di dubbi o incertezze fai domande ai tuoi genitori e insegnanti.
- Non entrare mai in siti “a pagamento” che richiedono il numero di una carta di credito o anche solo il tuo nome e indirizzo e-mail. Se capiti in un sito dove è scritto “acceso vietato ai minori” rispetta l’indicazione; non è “da grande” fingersi grande!
- Non inviare messaggi volgari, non essere offensivo, sii educato come lo saresti nel mondo reale. Le regole del buon comportamento non cambiano soltanto perché sei collegato al pc!
- Se qualcuno ti mette a disagio, ti disturba, ti dice cose che ti imbarazzano e/o ti spaventano, ti propone azioni che i tuoi genitori ti hanno detto di non compiere, o che per te non è bene compiere, bloccalo immediatamente interrompendo i contatti. Non sei tenuto a contiunare la conversazione se non ti senti a tuo agio.
- salvare gli sms, le e-mail offensive o denigratorie e le discussioni in chat;
- non rispondere alle e-mail o agli sms molesti e offensivi, a chi insulta o prende in giro;
- evitare di visitare i siti web o di partecipare a gruppi di discussione dove hanno avuto luogo gli attacchi offensivi;
- cambiare nickname, indirizzo e-mail, account e username per impedire di essere identificati e infastiditi;
- cambiare numero di cellulare;
- non fornire mai dati personali (nome, cognome, indirizzo, scuola frequentata…) a chi si conosce in chat o sul web;
- salvare i messaggi offensivi che si ricevono (sms, mms, e-mail) prendendo nota del giorno e dell’ora in cui il messaggio è arrivato
- informare immediatamente un adulto di riferimento (genitori o insegnanti) rispetto a ciò che sta accadendo. Ciò vale anche nel caso in cui non si è la vittima diretta degli attacchi online, bensì un navigatore che, durante la propria attività nel web, ha avuto modo di assistere ad episodi di cyberbullismo
- inviare una segnalazione al moderatore della chat, al provider di servizi Internet o all’operatore di telefonia mobile;
- in caso di minacce gravi, fisiche o sessuali, è possibile contattare anche la Polizia Postale
Visto il ruolo assunto da Internet all’interno del sistema scolastico, è bene che gli insegnanti possiedano gli strumenti per rendere più sicura la navigazione dei loro studenti. È, inoltre, essenziale che gli insegnanti siano in grado di promuovere un utilizzo consapevole e critico della Rete: solo in questo modo si forniranno ai giovani navigatori gli strumenti utili per godere al meglio delle opportunità della Rete.
- Cercate di tenere costantemente aggiornate le vostre competenze tecnologiche: conoscere Internet significa anche dimostrare ai ragazzi di essere vicini al loro mondo.
- Accertate le conoscenze dei vostri studenti ed eventualmente organizzate con loro una breve formazione.
- Informate i vostri alunni dei rischi presenti sulla Rete, senza demonizzarla, bensì sollecitandone un utilizzo consapevole, in modo che Internet possa rimanere per loro una fonte di divertimento e apprendimento.
- Educate bambini ed adolescenti alla prudenza, a non fornire dati e informazioni personali, ad abbandonare un sito con contenuti che possono turbare o spaventare e a non incontrare persone conosciute in Internet senza averne prima parlato con i genitori.
- Mostrate agli alunni come usare e valutare criticamente ciò che incontrano durante la navigazione, poiché non tutte le informazioni on line sono attendibili e affidabili.
- Informateli che alcuni comportamenti illeciti nel mondo reale (per esempio insultare una persona, sottrarre le password ad un amico, accedere illecitamente ad un sito o a un servizio, etc.), lo sono anche in Rete.
- Incoraggiate discussioni all’interno del gruppo classe sui siti che gli alunni trovano interessanti e divertenti e sollecitateli a parlare dei siti in cui hanno visionato argomenti/immagini che li hanno preoccupati o spaventati.
- Spesso navigando ci si allontana molto dal punto dal quale si è partiti per effettuare una ricerca e questo aumenta il rischio di accedere anche involontariamente a materiali non idonei a soggetti in età evolutiva. Se trovate in Rete materiale illegale o presumibilmente dannoso per i bambini ed adolescenti, o se venite informati da terzi rispetto alla presenza di tale materiale, occorre segnalare il caso immediatamente alla Polizia Postale e delle Comunicazioni, oppure a Telefono Azzurro, collegandosi al sito www.hot114.it .
I consigli dei nostri partner per una navigazione sicura online
In questa pagina trovate i consigli delle organizzazioni con le quali lavoriamo a stretto contatto in Italia, suddivisi per tipologia di problematica nella quale genitori e bambini possono incorrere durante la navigazione online.
I nostri consigli per prevenire la violenza su Internet:
Riduci i rischi di adescamento online
Per i bambini e i ragazzi Internet offre molte possibilità e potenzialità. In Rete però possono trovarsi anche elementi di rischio e occorre tutelarsi per evitare situazioni e incontri spiacevoli.
Bambini e adolescenti che navigano in Internet, infatti, possono trovarsi di fronte a materiali e contenuti inadeguati per la loro età: violenti, con espliciti riferimenti sessuali o che incoraggiano il razzismo. Possono trovarsi a interagire con soggetti malintenzionati, che possono ingannarli ed invitarli a comportamenti o azioni potenzialmente pericolosi.
Una tra le minacce più serie è il cosiddetto “grooming”, cioè l’adescamento online di minori, che avviene principalmente attraverso l’incontro in Rete con persone sconosciute e la condivisione di informazioni personali, soprattutto attraverso le chat .
La curiosità di bambini e adolescenti e la loro voglia di socializzare possono portarli a comportamenti pericolosi, di cui spesso genitori e insegnanti sono tenuti all’oscuro, come la decisione di incontrare persone conosciute on line.
Le analisi della Polizia Postale e delle Comunicazioni mostrano che alcuni fattori facilitano l’approccio da parte di pedofili e altri malintenzionati: generalmente il bambino è da solo, non percepisce il pericolo, è attratto dalla possibilità di incontrare la persona conosciuta on line e dall’esperienza che gli viene proposta, ma soprattutto non è sufficientemente seguito dagli adulti (genitori, educatori) durante la sua attività on line.
È quindi necessario fornire a bambini e adolescenti strumenti che permettano di gestire le situazioni potenzialmente pericolose incontrate in rete, senza però alimentare le paure.
Per chi fosse interessato ad approfondire l’argomento, forniamo consigli utili per i giovani cybernauti , per i lorogenitori e insegnanti , in una sezione apposita di questo sito.
È bene infine ricordare che l’utilizzo stesso di Internet, se eccessivo nel tempo e in presenza di particolari fattori di vulnerabilità nel bambino/adolescente, può dare origine a vere e proprie dipendenze e difficoltà psicologiche.
I nostri consigli per evitare l’adescamento dei nostri bambini online:
Dietro gli scambi online di emozioni, esperienze e opinioni, ci sono persone vere e spesso il fatto di non conoscersi personalmente può favorire lo scambio di intimità e confidenze che possono portare, ad un certo punto, al desiderio di conoscersi realmente .
Anche in questo caso, come in altre occasioni della vita, è importante che un genitore trovi un equilibrio tra il riconoscimento dell’autonomia e la necessità di proteggere i propri figli in modo adeguato alla loro età e maturità. Se tuo figlio ha deciso di incontrare una persona conosciuta online, è importante che non si accinga a incontrarla da solo o da sola senza averti avvisato; la “prima volta” potresti andare anche tu oppure, se l’età non lo consente più, far decidere a lui o a lei con chi desidera andare; suggerisci di non andare mai a casa di nessuna persona conosciuta online e di favorire invece luoghi pubblici; fatti sempre comunicare in precedenza l’indirizzo e l’orario degli appuntamenti.
Insegna ai tuoi bambini a gestire la loro privacy online
È importante trasmettere ai propri figli l’importanza di difendere la propria sfera di riservatezza online. Le informazioni che finiscono su internet, infatti, sono accessibili a tutti e possono creare gravi danni all’immagine di bambini e ragazzi .
É importante, dunque, decidere con i propri figli quali sono le informazioni che è possibile condividere in Rete , quali è meglio rimangano personali e quali sono le cautele necessarie per evitare di rilasciare troppi dati senza nemmeno accorgersene. Per esempio è importante chiedere ai propri amici di non mettere online proprie immagini senza avere prima chiesto il permesso . Senza dimenticare di rispettare la privacy altrui!
Combatti il cyberbullismo
Il bullismo è un comportamento messo in atto da una o più persone, che ha l’obiettivo di prendere di mira e danneggiare una “vittima designata”, che non riesce a reagire e a difendersi. Spesso le azioni di prepotenza continuano nel tempo (per settimane, mesi e addirittura anni) e implicano un’asimmetria nella relazione tra chi prevarica e chi subisce.
Come per altre forme di disagio che coinvolgono bambini e adolescenti, anche il bullismo sta assumendo forme e caratteristiche nuove, legate alla sempre più massiccia diffusione delle nuove tecnologie: quando le azioni di bullismo si verificano in Rete, si parla di Cyberbullismo , una forma di prevaricazione volontaria e ripetuta attuata attraverso Internet (posta elettronica, social network, e-mail, chat, blog, forum) o il telefono cellulare (sms, scambio di filmati).
Il fenomeno è in crescita , anche perché attraverso il web o il cellulare il “bullo” può agire indisturbato, in quanto è protetto dall’anonimato garantitogli dall’utilizzo di tali tecnologie, e può cambiare anche diverse volte la sua “identità virtuale”. A differenza del bullismo “reale”, quindi, il bullismo virtuale non prevede un contatto diretto tra il bullo e la vittima, che può non essere a conoscenza della vera identità del suo persecutore.
Non va poi sottovalutata l’assenza di limiti spazio-temporali, tipica delle nuove tecnologie: le azioni di cyberbullismo possono infatti essere compiute in ogni momento del giorno e della notte ed invadere profondamente la privacy della vittima.
Un ulteriore problema consiste nel fatto che il cyberbullismo può essere meno evidente agli occhi degli adulti che, generalmente, hanno minori competenze informatiche dei ragazzi.
Ecco alcuni consigli per genitori e per i ragazzi stessi al fine di contrastare il fenomeno.
Per ulteriori approfondimenti visita il nostro canale di YouTube.
Bambini e ragazzi possono diventare vittima del “gruppo” anche online: subire insulti, umiliazioni, essere emarginati, senza nemmeno rendersi conto di cosa stia succedendo. L’utilizzo di Internet e cellulari in tali situazioni può favorire l’anonimato, quindi l’omertà, e al tempo stesso aumentare l’impatto della prepotenza in quanto potenzialmente molte persone possono essere coinvolte, anche solo come pubblico, attraverso l’ampia diffusione di testi o immagini, nell’atto di bullismo.
In caso tuo figlio sia vittima di bullismo o, suo malgrado, complice di un atto di sopraffazione di gruppo, è importante scardinare il meccanismo su esso si regge: rompere l’omertà, parlandone a scuola, o denunciando il fatto. E’ inoltre importante aiutarlo a riflettere sul perché è stato preso di mira il coetaneo, oggetto di discriminazione, sull’importanza del rispetto, sulla difficoltà ad esprimere un parere diverso dal resto del gruppo. Ecco cosa puoi fare .
Combatti lo sviluppo di siti che incitano all’anoressia, alla bulimia o al consumo di droghe
L’anoressia e la bulimia sono considerati disturbi tipici delle società occidentali.
In particolare, la bulimia nervosa si caratterizza per l’assunzione di notevoli quantità di cibo, cui talvolta segue il ricorso a diversi metodi per riuscire a non metabolizzarlo e, quindi, a non ingrassare.
L’anoressia nervosa, invece, è caratterizzata dal rifiuto del cibo, dalla ricerca esasperata della magrezza e dalla paura ossessiva di ingrassare. Questo disturbo del comportamento alimentare ha spesso come conseguenza un drastico calo di peso, che può arrivare a compromettere seriamente la salute della persona. Per questo motivo, richiede interventi immediati da parte di specialisti.
In che modo questi disturbi hanno a che fare con Internet?
I soggetti che soffrono di disturbi del comportamento alimentare spesso sono isolati dai coetanei, anche a causa del senso di vergogna e di colpa; per questo motivo possono trovare in Internet occasioni di socializzazione “virtuale” ed un senso di appartenenza con gruppi di persone che hanno lo stesso problema. Se, in alcuni casi, queste interazioni sono utili allo scambio di soluzioni e al processo di guarigione, in altri casi siti, social network, blog, forum e chat possono divenire il luogo dove scambiare informazioni sulla malattia e sui modi per perdere peso.
I siti pro-ana e pro-mia, in particolare, rappresentano un fenomeno preoccupante emerso negli ultimi anni: si tratta, infatti, di siti a favore o che addirittura incitano all’anoressia e alla bulimia, generalmente creati da chi soffre di disturbi del comportamento alimentare (soprattutto ragazze adolescenti).
Non si può, ovviamente, attribuire ad Internet la responsabilità dell’insorgenza di tali disturbi, che sono piuttosto l’esito di diversi fattori appartenenti alla sfera individuale, familiare e sociale.
Le conoscenze acquisite su Internet e il senso di appartenenza a queste comunità virtuali, tuttavia, possono rivestire un ruolo importante nell’apprendere e nel rinforzare comportamenti alimentari disfunzionali, nell’indurre a mettere in atto strategie volte al dimagrimento, nel fornire consigli su come mantenere un peso al di sotto del minimo normale per età e statura. Ulteriori informazioni disponibili a questo link .
Spesso gli adulti, soprattutto coloro che sono più vicini a chi soffre di questo disturbo, vale a dire i genitori, si trovano impreparati e non sempre conoscono il modo in cui Internet può influenzare il comportamento dei propri figli.
Per questo motivo può essere utile avere accesso ad alcuni semplici consigli
In questa pagina trovate i consigli delle organizzazioni con le quali lavoriamo a stretto contatto in Italia, suddivisi per tipologia di problematica nella quale genitori e bambini possono incorrere durante la navigazione online.
- Contenuti violenti e/o a sfondo sessuale
- Adescamento online
- Privacy online
- Cyberbullismo
- Siti che incitano all’anoressia, alla bulimia o al consumo di droghe
I nostri consigli per prevenire la violenza su Internet:
- Parliamo ai nostri bambini della violenza su Internet e incoraggiamoli a rivolgersi a noi se vedono o hanno accesso a scene o contenuti in grado di turbarli. Spieghiamo loro la differenza tra violenza reale e violenza “virtuale”.
- Sensibilizziamo/educhiamo ogni attore (insegnanti, genitori, chi si prende cura dei bambini, giornalisti, produttori e giornalisti televisivi) sui bisogni dei nostri ragazzi e sui loro diritti.
- Stabiliamo regole chiare e teniamo gli occhi aperti sull’uso di Internet da parte dei nostri bambini.
- Spieghiamo ai bambini i rischi associati all’uso di Internet.
- Limitiamo l’accesso ai siti che non sono adeguati alla loro età.
- Verifichiamo che i contenuti multimediali online siano appropriati alla loro età.
- Chiediamo ai bambini di dirci se hanno ricevuto o stanno ricevendo messaggi e-mail a carattere sessuale o allusivo.
- Teniamo il computer dei nostri bambini in un luogo visibile per sorvegliarne l’uso.
- Navighiamo su Internet in compagnia dei nostri bambini e usiamo quello che vedono per condividere con loro insegnamenti, impressioni, informazioni e valori.
- Prendiamo accordi con gli altri adulti in modo che le regole che abbiamo dato ai nostri figli siano rispettate anche in presenza di altre persone o durante le visite a casa degli amici.
- Educhiamo la nostra famiglia e i nostri conoscenti a istruire e proteggere i nostri bambini contro i pericoli di Internet: aiutiamoli a comprendere il linguaggio della rete e accompagniamo bambini e adolescenti nella navigazione online in modo da evitare che ne facciano un uso pericoloso.
- Ricordiamo ai professionisti della comunicazione la loro responsabilità etica e il rispetto delle norme deontologiche.
- Facciamo media-education nelle scuole in modo che i nostri bambini siano in grado di decifrare il linguaggio di Internet e sappiano darne una lettura critica.
- Sosteniamo le iniziative dei media mirate a fornire un migliore accesso ai bambini, ai loro bisogni e ai loro diritti, senza compromettere l’indipendenza degli operatori dei media.
- Sosteniamo la creazione di spazi e opportunità in cui i bambini imparino a utilizzare Internet condividendo il loro punto di vista.
- Coinvolgiamo attivamente i bambini nel dibattito su Internet in modo da garantire la produzione di contenuti pertinenti e appropriati.
- Collaboriamo con i provider e i fornitori di servizi online per discutere di iniziative e strumenti che permettano di lottare contro contenuti e comportamenti online nocivi per i nostri figli.
- Proteggiamo i nostri bambini dai contenuti che incitano all’odio su Internet e aiutiamoli a identificare simboli come svastiche, riferimenti sprezzanti alle razze, rappresentazioni caricaturali di alcuni gruppi etnici, ecc.
- Restiamo aperti al dialogo in modo che i nostri bambini si sentano a loro agio nel venirci a chiedere aiuto se si imbattono in qualcosa che li disturba online.
- Mettiamo in guardia i nostri bambini, fin dalla più tenera età, contro la violenza sui media e sullo sviluppo di un senso critico in rapporto a quanto vedono. I minori hanno bisogno di imparare a rispettare gli altri e a rispondere in maniera adeguata alla violenza sui media.
- Parliamo ai nostri bambini di quello che vedono, della violenza e delle sue conseguenze e dissuadiamoli dal vedere programmi che rappresentino immagini violente o omicidi.
- Utilizziamo degli strumenti che ci aiutino a filtrare il più possibile i contenuti inadeguati. Teniamo presente però che i filtri non sono mai affidabili al 100% e che possono funzionare solo se accompagnati dal dialogo e la formazione dei più giovani ad un utilizzo sicuro della rete.
- Contattiamo i provider e/o la polizia postale e chiediamo aiuto nel localizzare i siti che ospitano contenuti scioccanti.
- Insegniamo ai bambini più grandi a considerare in modo critico quello che vedono online.
- Scopri come parlare di questi argomenti coi tuoi figli
- Leggi la guida per genitori “Educazione e Nuovi Media”
Riduci i rischi di adescamento online
Per i bambini e i ragazzi Internet offre molte possibilità e potenzialità. In Rete però possono trovarsi anche elementi di rischio e occorre tutelarsi per evitare situazioni e incontri spiacevoli.
Bambini e adolescenti che navigano in Internet, infatti, possono trovarsi di fronte a materiali e contenuti inadeguati per la loro età: violenti, con espliciti riferimenti sessuali o che incoraggiano il razzismo. Possono trovarsi a interagire con soggetti malintenzionati, che possono ingannarli ed invitarli a comportamenti o azioni potenzialmente pericolosi.
Una tra le minacce più serie è il cosiddetto “grooming”, cioè l’adescamento online di minori, che avviene principalmente attraverso l’incontro in Rete con persone sconosciute e la condivisione di informazioni personali, soprattutto attraverso le chat .
La curiosità di bambini e adolescenti e la loro voglia di socializzare possono portarli a comportamenti pericolosi, di cui spesso genitori e insegnanti sono tenuti all’oscuro, come la decisione di incontrare persone conosciute on line.
Le analisi della Polizia Postale e delle Comunicazioni mostrano che alcuni fattori facilitano l’approccio da parte di pedofili e altri malintenzionati: generalmente il bambino è da solo, non percepisce il pericolo, è attratto dalla possibilità di incontrare la persona conosciuta on line e dall’esperienza che gli viene proposta, ma soprattutto non è sufficientemente seguito dagli adulti (genitori, educatori) durante la sua attività on line.
È quindi necessario fornire a bambini e adolescenti strumenti che permettano di gestire le situazioni potenzialmente pericolose incontrate in rete, senza però alimentare le paure.
Per chi fosse interessato ad approfondire l’argomento, forniamo consigli utili per i giovani cybernauti , per i lorogenitori e insegnanti , in una sezione apposita di questo sito.
È bene infine ricordare che l’utilizzo stesso di Internet, se eccessivo nel tempo e in presenza di particolari fattori di vulnerabilità nel bambino/adolescente, può dare origine a vere e proprie dipendenze e difficoltà psicologiche.
I nostri consigli per evitare l’adescamento dei nostri bambini online:
- Informiamoci il più possibile su Internet e su tutto ciò che i nostri bambini stanno facendo online.
- Sorvegliamo e regoliamo l’uso di Internet dei nostri bambini.
- Diamo regole chiare sulla navigazione online, coinvolgendo anche i nostri bambini nella loro elaborazione indicando ciò che possono visitare, cosa possono fare, quando e per quanto tempo possono usare il computer.
- Facciamo una lista dei siti web che i bambini possono visitare e insegniamo loro a non dare mai informazioni personali o a mandare loro fotografie.
Dietro gli scambi online di emozioni, esperienze e opinioni, ci sono persone vere e spesso il fatto di non conoscersi personalmente può favorire lo scambio di intimità e confidenze che possono portare, ad un certo punto, al desiderio di conoscersi realmente .
Anche in questo caso, come in altre occasioni della vita, è importante che un genitore trovi un equilibrio tra il riconoscimento dell’autonomia e la necessità di proteggere i propri figli in modo adeguato alla loro età e maturità. Se tuo figlio ha deciso di incontrare una persona conosciuta online, è importante che non si accinga a incontrarla da solo o da sola senza averti avvisato; la “prima volta” potresti andare anche tu oppure, se l’età non lo consente più, far decidere a lui o a lei con chi desidera andare; suggerisci di non andare mai a casa di nessuna persona conosciuta online e di favorire invece luoghi pubblici; fatti sempre comunicare in precedenza l’indirizzo e l’orario degli appuntamenti.
Insegna ai tuoi bambini a gestire la loro privacy online
È importante trasmettere ai propri figli l’importanza di difendere la propria sfera di riservatezza online. Le informazioni che finiscono su internet, infatti, sono accessibili a tutti e possono creare gravi danni all’immagine di bambini e ragazzi .
É importante, dunque, decidere con i propri figli quali sono le informazioni che è possibile condividere in Rete , quali è meglio rimangano personali e quali sono le cautele necessarie per evitare di rilasciare troppi dati senza nemmeno accorgersene. Per esempio è importante chiedere ai propri amici di non mettere online proprie immagini senza avere prima chiesto il permesso . Senza dimenticare di rispettare la privacy altrui!
Combatti il cyberbullismo
Il bullismo è un comportamento messo in atto da una o più persone, che ha l’obiettivo di prendere di mira e danneggiare una “vittima designata”, che non riesce a reagire e a difendersi. Spesso le azioni di prepotenza continuano nel tempo (per settimane, mesi e addirittura anni) e implicano un’asimmetria nella relazione tra chi prevarica e chi subisce.
Come per altre forme di disagio che coinvolgono bambini e adolescenti, anche il bullismo sta assumendo forme e caratteristiche nuove, legate alla sempre più massiccia diffusione delle nuove tecnologie: quando le azioni di bullismo si verificano in Rete, si parla di Cyberbullismo , una forma di prevaricazione volontaria e ripetuta attuata attraverso Internet (posta elettronica, social network, e-mail, chat, blog, forum) o il telefono cellulare (sms, scambio di filmati).
Il fenomeno è in crescita , anche perché attraverso il web o il cellulare il “bullo” può agire indisturbato, in quanto è protetto dall’anonimato garantitogli dall’utilizzo di tali tecnologie, e può cambiare anche diverse volte la sua “identità virtuale”. A differenza del bullismo “reale”, quindi, il bullismo virtuale non prevede un contatto diretto tra il bullo e la vittima, che può non essere a conoscenza della vera identità del suo persecutore.
Non va poi sottovalutata l’assenza di limiti spazio-temporali, tipica delle nuove tecnologie: le azioni di cyberbullismo possono infatti essere compiute in ogni momento del giorno e della notte ed invadere profondamente la privacy della vittima.
Un ulteriore problema consiste nel fatto che il cyberbullismo può essere meno evidente agli occhi degli adulti che, generalmente, hanno minori competenze informatiche dei ragazzi.
Ecco alcuni consigli per genitori e per i ragazzi stessi al fine di contrastare il fenomeno.
Per ulteriori approfondimenti visita il nostro canale di YouTube.
Bambini e ragazzi possono diventare vittima del “gruppo” anche online: subire insulti, umiliazioni, essere emarginati, senza nemmeno rendersi conto di cosa stia succedendo. L’utilizzo di Internet e cellulari in tali situazioni può favorire l’anonimato, quindi l’omertà, e al tempo stesso aumentare l’impatto della prepotenza in quanto potenzialmente molte persone possono essere coinvolte, anche solo come pubblico, attraverso l’ampia diffusione di testi o immagini, nell’atto di bullismo.
In caso tuo figlio sia vittima di bullismo o, suo malgrado, complice di un atto di sopraffazione di gruppo, è importante scardinare il meccanismo su esso si regge: rompere l’omertà, parlandone a scuola, o denunciando il fatto. E’ inoltre importante aiutarlo a riflettere sul perché è stato preso di mira il coetaneo, oggetto di discriminazione, sull’importanza del rispetto, sulla difficoltà ad esprimere un parere diverso dal resto del gruppo. Ecco cosa puoi fare .
Combatti lo sviluppo di siti che incitano all’anoressia, alla bulimia o al consumo di droghe
L’anoressia e la bulimia sono considerati disturbi tipici delle società occidentali.
In particolare, la bulimia nervosa si caratterizza per l’assunzione di notevoli quantità di cibo, cui talvolta segue il ricorso a diversi metodi per riuscire a non metabolizzarlo e, quindi, a non ingrassare.
L’anoressia nervosa, invece, è caratterizzata dal rifiuto del cibo, dalla ricerca esasperata della magrezza e dalla paura ossessiva di ingrassare. Questo disturbo del comportamento alimentare ha spesso come conseguenza un drastico calo di peso, che può arrivare a compromettere seriamente la salute della persona. Per questo motivo, richiede interventi immediati da parte di specialisti.
In che modo questi disturbi hanno a che fare con Internet?
I soggetti che soffrono di disturbi del comportamento alimentare spesso sono isolati dai coetanei, anche a causa del senso di vergogna e di colpa; per questo motivo possono trovare in Internet occasioni di socializzazione “virtuale” ed un senso di appartenenza con gruppi di persone che hanno lo stesso problema. Se, in alcuni casi, queste interazioni sono utili allo scambio di soluzioni e al processo di guarigione, in altri casi siti, social network, blog, forum e chat possono divenire il luogo dove scambiare informazioni sulla malattia e sui modi per perdere peso.
I siti pro-ana e pro-mia, in particolare, rappresentano un fenomeno preoccupante emerso negli ultimi anni: si tratta, infatti, di siti a favore o che addirittura incitano all’anoressia e alla bulimia, generalmente creati da chi soffre di disturbi del comportamento alimentare (soprattutto ragazze adolescenti).
Non si può, ovviamente, attribuire ad Internet la responsabilità dell’insorgenza di tali disturbi, che sono piuttosto l’esito di diversi fattori appartenenti alla sfera individuale, familiare e sociale.
Le conoscenze acquisite su Internet e il senso di appartenenza a queste comunità virtuali, tuttavia, possono rivestire un ruolo importante nell’apprendere e nel rinforzare comportamenti alimentari disfunzionali, nell’indurre a mettere in atto strategie volte al dimagrimento, nel fornire consigli su come mantenere un peso al di sotto del minimo normale per età e statura. Ulteriori informazioni disponibili a questo link .
Spesso gli adulti, soprattutto coloro che sono più vicini a chi soffre di questo disturbo, vale a dire i genitori, si trovano impreparati e non sempre conoscono il modo in cui Internet può influenzare il comportamento dei propri figli.
Per questo motivo può essere utile avere accesso ad alcuni semplici consigli